Thornbridge – Jaipur

La storia di questo birrificio è di per sè una piccola favola, nato dall’unione  tra i coniugi Emma e Jim Harrison con David Eickett, proprierario del birrificio Kelham di Sheffield, e con Stefano Cossi, giovane  laureato in” Scienze dell’Alimentazione” presso l’Università di Udine.

La prima sede del birrificio era nel Derbyshire in un edificio fatiscente in cui Emma e Jim vi andavano a giocare fin da bambini, entro le vesti giacobine dell’edificio completamente rimesso a posto vi crearono una sala da ballo, una music hall, una cucina, una piscina, un bar sotterraneao e, dietro suggerimento di David, un piccolo birrificio allestito per lo più con l’acquisto di attrezzature di seconda mano.

Bene ,l’unione di queste quattro persone ha portato la Thornbridge Brewery a vincere la bellezza di  75 premi nei primi 3 anni di vita e la richiesta di birra in continuo aumento li ha costretti a spostarsi in un impianto ultramoderno nella vicina Blackwell.

Questa Jaipur è la flagship beer del birrificio, vincitrice di numerosi premi, tra cui la medaglia d’oro come miglior strong bitter al GBBF del 2008 è un delizioso tributo alle ipa tradizionali  filtrati dalla visione brassicola contemporanea. Nel bicchiere il colore giallo oro ed opalescente, la schiuma è bianca, fine e poco persistente.

Al naso i sentori sono di miele, frutta gialla, pompelmo e accenni lievemente erbacei con una prevalenza dei toni dolci che si amalgamano in maniera piuttosto elegante e sobria, in bocca il corpo è medio e quel che viene subito all’occhio è l’estremo bilanciamento dell’attacco dolce maltato con la luppolatura importante che va a terminare la beva con un ampio gusto erbaceo e vegetale a cui si sovrappone una lieve nota agrumata.Il finale è persistente e deliziosamente amaro.

Come ho già detto, non ho mai incontrato precedentemente una India Pale Ale così elegantemente calibrata e sapientemente equilibrata. Davvero una ottima birra. [dLc]

Pese: UK

Servita a 9°

ABV: 5.9%