Birrificio Bruton- Bianca


In leggero (ma sacrosanto) ritardo sul carattere atmosferico bizzoso di questi giorni, ritorno su una birra bevuta nel pieno della canicola estiva e di cui ho preso nota.
Questa “Bianca” del birrificio Bruton si dichiara sin dall’inizio come una biere blanche in pieno stile: aromatizzata con coriandolo e buccia d’arancia (come da manuale) vede però anche l’impiego di Farro (non maltato) biologico prodotto in Garfagnana , ossia a due passi dal birrificio stesso.
Nel bicchiere il colore è giallo paglierino e opalescente; la schiuma è bianca, soffice, abbastanza fine e persistente.
Al naso la birra si presenta subito con un delicato attacco mielato (millefiori), crosta di pane , giunge poi una bella nota di fiori bianchi e sentori di cereali . Il tutto molto pulito ed elegante.
In bocca il corpo si dimostra abbastanza esile e presenta una buona carbonazione che rende la bevuta molto vivace e rinfrescante ; dopo un accenno maltato si percepisce subito la speziatura del coriandolo che, stranamente, si fa sentire molto più in bocca che al naso, una leggera acidità accompagna verso un finale secco, leggermente citrico e persistente.
Bruton si conferma un ottimo birrificio che a grandi passi si sta facendo largo tra i produttori italiani, forse questa Bianca non sarà tra i loro prodotti più originali ma senz’altro è una birra di qualità che si attiene allo stile di riferimento con ottimi risultati, sembra che l’intento principale di questa birra sia quello di lasciarsi bere in quantità e di rinfrescare il palato. Cos’altro si potrebbe volere da una Bianca? [dLc]

Paese: Italia
ABV: 5%
Servita a 7°

Birrificio Civale – Monflowers


Una delle ultime creazioni del Birrificio Civale di Spinetta Marengo (AL), Blanche estiva che porta 5 gradi alcolici, all’interno della bottiglia ufficiale Unionbirrai, bella l’etichetta che riporta l’opera di  Alberto Boschi “Floreale” e rappresenta benissimo  una birra che richiama insistentemente la bella stagione.
Brassata con malti Pilsner, CaraPils, Segale , Frumento (BIO – piemontesi) ed un mix di sette spezie/fiori coltivati nelle colline del Monferrato (da qui il nome MONflowers) si inserisce tra le birre artigianali italiane che si legano al territorio in maniera caratteristica e caratterizzate.
Nel bicchiere il colore è un bel dorato carico, appena velato; la schiuma risulta abbastanza fine e moderatamente persistente (si potrebbe fare di meglio comunque).
Il naso si presenta molto ben amalgamato ed interessante: aroma di miele millefiori, melone bianco, pesca, grano, fiori di campo (lavanda in primis) ed una leggera presenza di pompelmo e lime.
In bocca il corpo è lieve, ma non acquoso,  la carbonazione media.
L’attacco si presenta con le note mielate e dà inizio ad una dolcezza, che persisterà per tutta la bevuta,  lievemente smussata da una nota acidula ed un amaro appena accennato nel finale.

A metà palato si presenta una caratteristica nota dolce floreale (che non risulta assolutamente stucchevole) a cui seguono sentori di chiodi di garofano, banana e bubble gum; iIl finale è moderatamente persistente, rotondo e leggermente aggrumato.
Una bella birra rinfrescante e leggera, di grande bevibilità, personalmente gradirei una chiusura un po’ più secca che inviterebbe maggiormente alla bevuta rendendola anche meno “pastosa”. A conti fatti  questa Monflowers risulta essere una bella interpretazione di blanche che strizza l’occhio al mondo delle weiss e si rivela  una bella bevuta, la consigliere con delle verdure grigliate e sotto il sole d’agosto. [dLc]
Paese: Italia
Servita a 7°
ABV:5%