Toccalmatto Stray Dog

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bitter Ale in stile anglosassone che si arroga il diritto di esprimersi con “qualche” licenza poetica, dalle parti di Fidenza prosegue il percorso di ridefinizione delle radici brassicole a cui Bruno Carilli si è ispirato e questa Stray Dog è solamente l’ennesima conferma della qualità  che alberga in casa Toccalmatto.
Nel bicchiere il colore è ambrato carico, pulito. La schiuma è, come da copione, ocra e di fattura abbastanza fine e poco persistente.
Al naso questa bitter rivela tutta la sua carica poetica esprimendo con delicata forza sentori di pesca, litchis, frutta rossa, amarena ed una piacevole sentore di pastiglie per la tosse (potrà sembrarvi strano, anche a me lo sembrava quando leggevo Zak Avery che scriveva di questo aroma eppure per la prima volta l’ho provato con questa birra)-
In bocca il corpo è watery, la carbonazione bassa; perfettamente coerente con gli aromi sprigionati propone un attacco caramellato cui si aggiungono strati di frutta rossa e agrumati. Il finale è piacevolmente tostato e porta con sè un tocco vegetale molto equilibrato.

Birra deliziosamente beverina che si adatta benissimo alla bevuta in compagnia, sicuramente una delle migliori Bitter bevute in vita mia. [dLc]

Paese: Italia

Servita a 10°

ABV: 4.2%

Toccalmatto- Zona Cesarini

Bel ritorno (mio) in casa Toccalmatto, finalmente di nuovo disponibili a Torino (cercate “Lo Sfuso” ) ed eccomi dinnanzi al mio bel bicchiere della mitica Zona Cesarini, una IPA made in Italy, di quelle che non possono passare inosservate, anche fosse solo per il prezzo…

I riferimenti calcistici  del nome ci suggeriscono che il lavoro dei luppoli neo zelandesi (pacific gem) e giapponesi (soraci ace) avvengono tutti in tempo limite, giusto per coronare i 90 IBU e dare il giro alle papille gustative.

Il colore è un bel ambrato tendente all’arancio, leggermente velato. Schiuma bianca, fine, compatta e abbastanza persistente. L’aroma è probabilmente la vera arma di questa birra con una base leggermente biscottata su cui danza un meraviglioso intreccio di aromi di frutta gialla (pesca), frutta tropicale (ananas e mango), passion fruit ed una inebriante piccantezza resinosa.

In bocca il corpo medio porta con sè una media carbonazione ed i sentori si rivolgonoin gran parte verso la frutta tropicale bilanciata in maniera quasi perfetta da una pungente nota vegetale e leggermente minerale. Il finale è amaro e persistente va a chiudere in bellezza con una discreta asciuttezza che invita alla beva. Ai miei occhi solo un gradino sotto la Surfing Hop ma sempre nell’olimpo delle migliori birre italiane e non solo. [dLc]

P.S Un plauso anche alla meravigliosa etichetta che pone ancora una volta Toccalmatto tra le birre da avere assolutamente in cantina.

Paese: Italia

Servita a 10°

ABV: 6.8%

Toccalmatto Surfing Hop

Come preannunciato in etichetta questa “Surfing Hop” è espressione di potenza terrosa .

Colti in pieno flusso americano  alla Toccalmatto si danno alla produzione questa Double ipa o imperial che dir si voglia, si presenta di un bel colore ambrato scuro, la schiuma è beige e bella pannosa. Una volta avvicinato il bicchiere l’aroma che si percepisce è resinoso, notte aggrumate vengono letteralmente sprigionate da una generosa luppolatura a base di Willamette e Amarillo. In bocca immediatamente si percepisce  un’ esplosione atomica che ripropone i sentori che già si erano presentati al naso;la consistenza è di medio corpo  e bilancia sapientemente l’attacco del luppolo con una base equilibrante dei malti.

Non c’è che dire: una birra balsamica da degustazione, adatta ai palati più robusti che riesce a nascondere magnificamente gli 8.5% di cui è  fiera portatrice. Spettacolare. [dLc]

Paese: Italia

Gradazione: 8.7%

Servita a 11°