SummerWine Brewery Rouge

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Nato nel 2008, questo birrificio dello Yorkshire si situa di buon diritto nel (som)movimento new wave artigianale di stampo anglosassone, il giovane birraio James Farran sembra fermamente deciso nell’intento di rinnovare una tradizione culturale che fa delle birre “semplici da bere” uno dei punti cardine ponendo l’accento sull’utilizzo di materie prime “moderne”.

E’ così che ci troviamo ad assaggiare questa Rouge, amber ale dall’accento nettamente  americano; nel bicchiere si presenta con un bel ambrato carico lievemente velato, la schiuma è da manuale: bianca, fine e persistente. L’aspetto visivo si rivela impeccabile e  ci pone  nello stato d’animo ideale per affrontare questa birra.

Al naso il biglietto d’ingresso timbra un leggero caramello a cui si aggiunge in tutta la sua struttura aromatica una bella luppolatura a base di Simcoe e Cascade  che, immediatamente, dà il vìa ad un alternanza tra frutta rossa, fragola, litchies e agrumi. Con l’alzarsi della temperatura si presenta anche un leggero tocco di tabacco.

In bocca il corpo è medio e media è la carbonazione, la birra si ripropone coerentemente con gli aromi espressi e quindi  un attacco caramellato ed una presenza fruttatissima che precede un finale secco, erbaceo e molto persistente. Un’ ottima interpretazione dello stile, birra che offre una certa complessità sia gustativa che aromatica senza intaccare l’estrema bevibilità, adatta a tutte le stagioni, la porterei comunque in tavola alla prossima grigliata estiva. [dLc]

Nazione uk. ABV 5.8%. Servita a 9°

Birrifio Barley Macca Meda


La Macca Meda è una personalissima interpretazione del birraio Nicola Perra che con estrema abilità gioca ai limiti degli stili pale/amber ale di stampo statunitense. L’ormai affermatissimo  birrificio Barley, che sta riscuotendo un notevole successo sia in Italia che all’estero, si presenta nel bicchiere con una birra dal gradevolissimo colore aranciato, velato e sormontato da un cappello di schiuma fine, bianca e abbastanza persistente.
Al naso gli aromi sono decisamente complessi, strutturati ed affascinanti : da subito risalta il fruttato declinato in aromi di frutta a polpa gialla (pesca) uva bianca, ed agrumi a cui si aggiungono lievi sentori fenolici che tuttavia non intaccano la qualità aromatica.
In bocca colpisce subito il corpo abbastanza importante con una carbonazione media, la birra gioca moltissimo sull’equilibrio tra un fruttato esplosivo ed un finale sorpendentemente amaro e “piccante” a cui fa da contrappunto una lieve astringenza che ripulisce il palato.
Davvero una bella prova di gusto italiano e di abilità birraia, se posso dire la mia alleggerirei leggermente il corpo in modo da rendere la bevuta meno impegnativa e creare la classica birra da bere in grandi quantità a dispetto di una la gradazione alcolica di tutto rispetto (7.8%) abilmente nascosta. [dLc]

Servita a 10°